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Elena Saba

di Elena Saba

-dottoressa in scienze motorie
-osteopata DO
-esperta nella programmazione e nella conduzione di programmi di allenamento finalizzati alla rieducazione funzionale e alla prevenzione di infortuni sportivi
-educatrice tecnico-sportiva per l’attività mirata al raggiungimento e mantenimento dell’efficienza fisica e psico-fisica
propone un programma extra di allenamento riferito ai podisti e finalizzato al rinforzo di specifici distretti muscolari
LA PREVENZIONE DA INFORTUNI SPORTIVI NEL PODISTA
Ai tempi d’oggi solo il 23% dei runners che praticano agonismo continua la carriera per più di cinque anni, il 42% procede con un calo del rendimento e un 35% smette definitivamente.
Se per un professionista la fine della carriera ha come causa principale la motivazione psicologica e solo in secondo ordine l’infortunio, per il runner amatore, sempre desideroso di correre, l’infortunio rappresenta invece il motivo primo di allontanamento dalla corsa.
L’allenamento della core stability e della propriocettività sono un efficace strumento di prevenzione dall’infortunio e miglioramento della performance.
Recenti studi hanno riscontrato deficit a carico di alcuni distretti muscolari corporei negli atleti che praticano sport di endurance, deficit che possono predisporre a infortuni e a patologie da sovraccarico.
L’attenzione dei ricercatori si è presto focalizzata sul CORE, ossia su tutta quella muscolatura profonda che circonda il baricentro: il trasverso dell’addome, il quadrato dei lombi, il multifido e i muscoli interspinosi, intertrasversali, e trasverso-spinali. Questi muscoli, molto spesso, per diversi motivi, perdono di forza, di tono, e finiscono con l’abdicare in parte alla loro funzione di controllo motorio inducendo l’organismo ad una perdita di “quadratura” nella stabilizzazione motoria generale.
Tale difetto porta i podisti ad incorrere molto spesso in alcune tra le patologie più frequenti nel mondo dei runners: lombalgia, pubalgia, sindrome della bandelletta ileo-tibiale, tendiniti a carico del tendine rotuleo, infiammazioni alle cartilagini del ginocchio. Tutte patologie che hanno una stretta correlazione con l’instabilità del CORE.
Riuscire a sollecitare questi muscoli con la semplice attività sportiva è molto difficile e a questo proposito viene in aiuto la CORE STABILITY, ossia un particolare tipo di stimolazione muscolare attiva che va a sollecitare proprio la muscolatura del core.
Lo scopo di questa pratica è portare a sviluppare un adeguato controllo dinamico e statico dei complessi muscolari della schiena e del bacino, così da consentire alle gambe di poter svolgere un lavoro biomeccanico in modo ottimale e senza inutili sovraccarichi.
Risultato: meno infortuni, una corsa meno dispendiosa e, quindi, velocità più elevate.
É dunque evidente il motivo per il quale sempre più trainers inseriscono esercizi di core stability nelle tabelle di preparazione dei propri atleti.