Al voto della Conferenza metropolitana la delibera presentata da Enrico Pignone che trasferisce la somma alla priorità di ridurre i rischi nell’abitato di Sestri da un finanziamento precedente per sistemazioni del Secca che saranno comunque realizzate dal Comune integrando i fondi necessari.

Uno stanziamento di 250.000 euro dalla Città metropolitana al Comune di Genova per rendere appaltabili entro il 2015 tutti gli interventi prioritari per ridurre i rischi alluvionali del rio Ruscarolo, nel bacino del Chiaravagna, che attraversa zone molto popolate di Sestri Ponente. Al voto della Conferenza metropolitana di oggi, presieduta dal sindaco Marco Doria, c’è infatti la delibera, presentata dal consigliere delegato Enrico Pignone, che trasferisce questa somma al Comune di Genova per la progettazione definitiva ed esecutiva degli interventi di adeguamento idraulico del Ruscarolo, inseriti nel programma nazionale ItaliaSicura che finanzia interamente le opere necessarie, per 9,5 milioni, a condizione che siano appaltabili entro quest’anno. “D’intesa con il Comune– ha detto Enrico Pignone – abbiamo deciso di destinare a questi interventi, prioritari e urgenti per ridurre i gravi rischi attuali di alluvioni del Ruscarolo, buona parte dei 350.000 euro di un finanziamento precedente per completare le sistemazioni del tratto terminale del torrente Secca in Valpolcevera, che saranno comunque realizzate dal Comune l’anno prossimo, integrando la quota rimasta del nostro stanziamento con fondi propri”. Le opere per il Ruscarolo “sono prioritarie – dice Pignone . perché completeranno la rete di interventi per la riduzione del rischio idraulico in tutto l’abitato di Sestri Ponente. Le attuali zone inondabili lungo questo torrente, con un tempo di ritorno cinquantennale delle sue piene alluvionali, riguardano come evidenzia il piano di bacino del Chiaravagna, aree sestresi densamente popolate e urbanizzate dove hanno sede anche diverse attività produttive e commerciali”. Necessario comunque, come confermano gli impegni della Città metropolitana e del Comune di Genova, completare anche le sistemazioni idrauliche del torrente Secca (in particolare del ‘dentino’, una rientranza sulla sponda destra del tratto terminale del torrente a Bolzaneto). “In questo caso però – dice Pignone – l’area inondabile dalle piene cinquantennali del Secca ha dimensioni più ridotte e riguarda quasi esclusivamente attività produttive per le quali è già prevista una diversa collocazione.”

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Notizia dell’agenzia di stampa della Città Metropolitana di Genova