A cura del compartimento Polizia Ferroviaria Liguria

Sono 141618 le persone controllate nel 2022 dalla Polizia Ferroviaria ligure, con un incremento di oltre il 20% rispetto al 2021 quando le persone identificate erano state 116 mila. Tra queste, 64 sono state arrestate e 450 indagate. È questo il primissimo bilancio di fine anno delle attività messe in campo dalla Polizia ferroviaria ligure in tutta la Regione. I reati perseguiti sono in prevalenza delitti contro il patrimonio, spaccio di sostanze stupefacenti, reati in materia di immigrazione clandestina e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. Numerosi anche i sequestri: 28 armi, 19 da taglio e 9 armi improprie, circa 2 etti di sostanze stupefacenti, in larga parte hashish, e anche 8 telefoni cellulari che dopo averne accertata la provenienza illecita sono stati restituiti quasi tutti ai legittimi proprietari. Durante l’anno in tutto il territorio ligure sono state impiegate 11.739 pattuglie in stazione e 796 a bordo treno con circa un centinaio di servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui treni.

Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 38 operazioni: 13  “stazioni sicure” finalizzate al contrasto delle attività maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario, 13 “rail safe day” finalizzate a prevenire comportamenti impropri o anomali, cause talvolta anche di investimento ferroviario e 12 “Oro Rosso” finalizzate al contrasto dei furti di rame che spesso causano ritardi alla circolazione ferroviaria e consistenti disagi per i viaggiatori. Proprio recentemente, al termine di un’attività di indagine, la Squadra di P.G. della Polfer ligure ha arrestato un cittadino italiano di 30 anni che durante la notte dello scorso 4 ottobre aveva rubato circa 100 metri di rame ferroviario nella stazione di Genova Voltri. L’episodio aveva mandato in tilt la circolazione ferroviaria nella ratta Genova – Ventimiglia impegnando per lungo tempo i tecnici FS nei lavori di ripristino dei circuiti elettrici dei binari. 

Nel corso dell’anno, tra le operazioni di maggior rilievo vi è l’esecuzione di una custodia cautelare in carcere nei riguardi di un cittadino bulgaro di 48, senza fissa dimora, in relazione ad oltre un centinaio di episodi di azionamento del freno di emergenza sui treni della rete regionale ligure e anche del basso Piemonte. L’uomo, ormai conosciuto dalla maggior parte dei capitreno e dagli stessi poliziotti come “il frenatore seriale dei treni”, una volta a bordo, attende sempre che il convoglio prenda velocità per poi entrare in azione bloccandone la marcia. In diverse occasioni,  ha attivato il freno in più carrozze dello stesso convoglio determinando ritardi di oltre un’ora. 

Un altro soggetto arrestato dietro custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Genova, in relazione a diversi reati a sfondo sessuale commessi sempre sui treni,  è stato un genovese di 30 anni, già sottoposto in passato a misure restrittive per fatti analoghi. A carico dell’uomo la polizia ferroviaria ha raccolto diversi elementi che lo individuano come il presunto autore di atti osceni perpetrati quasi sempre nei riguardi di donne che viaggiavano da sole nello scompartimento del treno.

I controlli della Polfer alla frontiera di Ventimiglia hanno inoltre permesso di individuare, all’inizio di giugno, tre cittadini tunisini sospettati di essere gli autori dell’omicidio di un marocchino di 20 anni avvenuto qualche giorno prima a Bologna e particolarmente rilevante è stato a Novembre l’arresto di Michele Mazzarella, ricercato poiché gravemente indiziato di essere ai vertici del clan camorristico Mazzarella.  L’uomo è stato  bloccato da una pattuglia della Polfer di Genova a bordo di un treno diretto a nord all’altezza della stazione di Pisa centrale.      

Particolare attenzione è stata come sempre rivolta al fenomeno delle aggressioni ai capitreno, scaturite il più delle volte da irregolarità di viaggio dei passeggeri. Nel corso del 2022, a fronte di 42 episodi denunciati dal personale di bordo, tra cui 3 con lesioni, sono stati individuati, grazie ai sistemi di videosorveglianza e alle testimonianze dei viaggiatori, i responsabili in 33 occasioni, compresi gli autori degli eventi con lesioni.

Altro fenomeno costantemente monitorato è il rintraccio dei minori che si allontanano dai Centri di accoglienza minorili, recandosi, come primo approdo, proprio nelle stazioni ferroviarie. In tutto sono stati  86 i ragazzi rintracciati e poi riaffidati, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, ai loro famigliari o alle strutture dedicate sul territorio ligure. 

Anche quest’anno la polizia ferroviaria ligure, con lo scopo di diffondere la cultura della sicurezza ferroviaria proprio nei riguardi dei minori, ha promosso una serie di incontri all’interno delle scuole nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, “Train…to be cool”, realizzato in collaborazione con il MIUR e con il supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza. 

La campagna si rivolge prevalentemente agli adolescenti perché talvolta sono proprio loro a rimanere vittime di incidenti, in quanto inconsapevoli dei pericoli presenti sullo scenario ferroviario. Gli studenti raggiunti nel corso del 2022 da operatori specializzati della polizia ferroviaria in tutta la Regione, sono stati 2629, per un totale 230 incontri.

L’anno appena trascorso ha visto infine la premiazione di due poliziotti della Polfer ligure, marito e moglie in servizio a Sestri Levante, che in passato avevano salvato la vita ad un bambino di 5 anni che stava affogando nella piscina di casa. Per questo episodio, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha deciso di promuoverli per merito straordinario alla qualifica superiore.