DI FLAVIA CELLERINO

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Nel 1999 il Consiglio d’Europa decise di investire sul “cammino di Santiago” come primo cammino storico d’Europa. Oggi i cammini storici di rilevanza europea sono ben 47, e ciascuno riveste un ruolo importante nell’economia e nei territori che attraversa. Ma il “Camino di Santiago” resta il principale, con una storia radicata e complessa.

Oggi chi compie il “Camino” storico, quello che parte da Roncisvalle ed arriva a Santiago, spingendosi poi sino a Finisterrae, di fronte all’Atlantico, in tutto o in parte, lo fa per tanti motivi. Per mettersi alla prova, per staccare la spina, per incontrare il modo libero altre persone, per attraversare mezza Spagna lentamente, per pregare, per scoprire la storia e l’arte, …. i motivi e le occasioni possono essere tanti quanti le persone che si mettono in marcia.

Ma come nasce il “camino”?

La storia, secondo la tradizione, è la seguente: nella metà del I° secolo d. C. dal porto di Jaffa (Oggi Haifa), in Palestina, una imbarcazione partì diretta in Galizia, nel nord della Spagna. Sulla nave erano Atanasio e Teodoro, i due discepoli più fidati dell’Apostolo Giacomo, che trasportavano, i resti mortali di San Giacomo, martire del cristianesimo per aver professato la fede cattolica intorno al 44 d. C. Dopo 7 sette giorni di viaggio, Atanasio e Teodoro approdati sulle coste della Galizia  raggiunsero l’antico porto romano di Iria Flavia, un centro abitato vicino al  paese dell’attuale Padrón, e nelle zone interne, in un bosco, sulla collina del Libredón vi seppellirono i resti mortali  dell’apostolo. Nel tempo la memoria della tomba di san Giacomo si perse,  ma, secondo la leggenda, nell’813 l’anacoreta Pelayo (Pelagio) vide sulla collina del Libredón delle luci a forma di stelle splendenti che indicavano il punto esatto in cui erano sepolti i resti mortali di Santiago, il famoso Campus Stellae (Compostela).Nel luogo del ritrovamento della tomba di Santiago, in un piccolo tempio romano,  il vescovo Teodomiro di Iria Flavia trovò le tombe e i resti di tre corpi, uno dei quali decapitato, e la scritta su una lastra di marmo: “Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomè“. Per il vescovo Teodomiro di Iria Flavia la tomba centrale conteneva i resti di San Giacomo, apostolo di Gesù, morto decapitato a Gerusalemme per volontà di re Erode Agrippa I, e le altre due tombe erano di Atanasio e di Teodoro. A seguito della scoperta della tomba di Santiago, re Alfonso II, il Casto, re delle Asturie e della Galizia, fece edificare una prima costruzione religiosa intorno all’antica costruzione romana dov’erano stati scoperti i resti di San Giacomo e fece insediare una comunità di monaci benedettini nel Convento di San Paio de Antealtares. Nel 1075, il vescovo Diego de Peláez, nell’anno del regno di Alfonso VI,  visto il grande afflusso di pellegrini che giungevano nell’antica Compostela fece costruire una basilica, completata da Diego Gelmirez, basilica che ancora oggi è monumento di straordinaria imponenza e bellezza a Santiago.

Sullo sfondo di queste vicende si collocano alcuni tra i fenomeni più interessanti e affascinanti della storia medievale: la Reconquista, cioè il lungo conflitto che nella Penisola Iberica oppose cristiani e musulmani, la riforma Gregoriana ossia il rafforzamento delle strutture ideologiche del papato e la definizione di universalità della chiesa romana, l’architettura e l’arte romanica, l’incremento demografico europeo, le potenzialità commerciali, lo sviluppo degli ordini monastici…. leggere il Camino di Santiago, compiere il Camino significa, in termini culturali attraversare la storia d’Europa e dei fenomeni macroscopici che contrassegnarono l’evo di mezzo.

È con questo spirito che anche noi partiremp, ancora una volta, con la nostra formula di viaggio rodata da molte esperienze, il 10 giugno prossimo. Quindici giorni di viaggio, di cammino, di arte, storia, risate, panorami, silenzi, piccole chiese romaniche e vasti orizzonti, lungo il cammino “storico” che attraversa Pamplona, Burgos, Leon Ponferrada, sino alla Piazza di Santiago, dove celebreremo la nostra “Ola” e alla sera balleremo festeggiando la nostra impresa.

A settembre ci attende un altro cammino, quello Portoghese, che da Lisbona risale la costa verso nord sino a Santiago. Un cammino aperto sull’Atlantico, accompagnato dal rumore delle onde, sulle insenature in cui l’acqua incessantemente scende e sale. Anche in questo caso toccheremo città importanti come Coimbra, Vigo e Pontevedra, vedremo cattedrali ed edifici gravidi di storia ed arte, ci immergeremo nei sapori e negli umori di paesi lontani a noi, eppure vicini, perché, come ha scritto Goethe “L’Europa è nata
pellegrinando”. 

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Se volete saperne di più il nostro podcast dedicato al cammino di Santiago:  https://celeber.it/ecommerce/artesulcammino-racconta/

Per ogni vostro progetto di viaggio, per ogni vostra idea di partenza personalizzata potete rivolgervi al Elisabetta Spitaleri, consulente di viaggio per il DLF, 349 954 3424