DI LUANA ROSSINI, VICEPRESIDENTE DLF GENOVA
Per questo bimestre ho esaudito un desiderio: un numero tutto rosa, soprattutto nella copertina. È il mio colore preferito, non certo per l’appartenenza al genere femminile (amo anche il nero senza per forza essere in lutto), tuttavia è il colore sicuramente più legato al mondo femminile. Storicamente, infatti, il rosa è stato associato simbolicamente alla femminilità, soprattutto nelle rappresentazioni culturali e artistiche.
Tuttavia, per la Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo, è tipico e tradizionale l’uso del colore giallo, in riferimento al fiore della mimosa, in Italia simbolo di questa giornata. Questo fiore è stato scelto per la sua capacità di fiorire anche in condizioni difficili, simboleggiando forza, resilienza e solidarietà femminile. Io, però, sono allergica alla mimosa (e non solo) quindi, per forza di cose, l’ho bandita dai locali del DLF l’8 marzo e dintorni: ciò che era stato speso lo scorso anno per questo fiore, il DLF lo ha devoluto, insieme alle altre donazioni raccolte, alla LILT, Lega Italiana Lotta Tumori, il cui simbolo è proprio un nastro rosa. L’8 marzo non è solo una data sul calendario, né semplicemente un’occasione per regalare fiori. Questa giornata rappresenta un simbolo potente, un momento di riflessione, impegno e celebrazione delle conquiste sociali, politiche e culturali ottenute dalle donne nel corso della storia. Nata dalle lotte delle operaie per migliori condizioni di lavoro agli inizi del XX secolo, la Giornata Internazionale della Donna ricorda a tutti noi quanto sia stata lunga e difficile la strada verso la parità di genere. È un’occasione per ricordare chi ha combattuto in passato per diritti oggi dati troppo spesso per scontati, e per riconoscere che ancora molto deve essere fatto, altrimenti, di questa giornata, non se ne sentirebbe più il bisogno.
L’8 marzo ci invita a guardare con attenzione le diseguaglianze ancora presenti, dalla violenza di genere alle disparità salariali, fino alle barriere invisibili che ostacolano l’emancipazione femminile in molte parti del mondo. Ma è anche una giornata di celebrazione dell’inestimabile contributo delle donne in ogni ambito della società, della cultura, dell’economia e della politica. L’8 marzo è soprattutto un richiamo alla responsabilità collettiva, una responsabilità che non si esaurisce certo in un giorno e che il DLF ha voluto celebrare proprio con una serie di incontri tematici a favore delle donne, e non solo, con la sinologa della LILT, la nutrizionista, il notaio, la gnatologa, la storica, che continueranno gli incontri anche nei mesi successivi. Gli articoli di questo numero? Sono scritti da donne o a esse dedicati, con la certezza di ritrovare i nostri collaboratori uomini nel prossimo numero.