Attività di manutenzione internalizzate, nei tre settori core business (impianti di segnalamento, trazione elettrica e lavori); nuovi processi industriali, con una catena decisionale più snella; introduzione di nuove tecnologie; incremento della produttività; e 500 assunzioni da mercato.

Sono i punti cardini dell’accordo sottoscritto oggi da Rete Ferroviaria Italiana e dalle Organizzazioni sindacali (Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF, Fast Ferrovie e OrSA Ferrovie) per la riorganizzazione delle attività di manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria nazionale.

Circa 14mila i dipendenti di RFI che, a vari livelli, saranno interessati dalla nuova organizzazione.

L’accordo odierno, frutto di un franco e serrato confronto, permetterà, con un’organizzazione industriale innovativa e con competenze specialistiche, il mantenimento in efficienza del network nazionale rafforzando ulteriormente il ruolo che la modalità ferroviaria gioca nel sistema di trasporti italiano, sia per sicurezza (safety) sia per sostenibilità ambientale.

La nuova organizzazione, che sarà pienamente operativa da gennaio 2016, migliorerà i processi di pianificazione delle risorse tecniche e economiche; incrementerà la produttività, grazie all’adozione di nuove tecnologie e in particolare del Sistema Integrato Manutenzione Evoluta (SIME) che semplifica i processi di assegnazione, esecuzione e consuntivazione delle attività; e garantirà il miglioramento della qualità dei servizi e una maggiore disponibilità alle imprese della rete ferroviaria nazionale.