di Valentina Bocchino

Tante idee per rilanciare l’associazione e ampliare il suo raggio di azione, recuperare l’“orgoglio ferroviario” con i suoi valori e comunicare in maniera più attrattiva: le idee non mancano di certo al nuovo presidente del Dlf nazionale Pino Tuscano, eletto il 5 agosto all’unanimità dalla Giunta Nazionale Dlf.

Chi conosce Tuscano – già presidente del Dlf Milano – sa che è un vero vulcano di idee, e il suo piglio sarà di certo rock’n’roll come il suo genere musicale preferito, di cui è esperto conoscitore. In passato, infatti, è stato organizzatore di concerti e manifestazioni con protagonisti di primo piano della scena musicale italiana e internazionale. Tuscano è stato inoltre promotore di vari eventi sociali e culturali, tra i quali “L’immagine tridimensionale della Sindone”, con Iri – Stet, la “Festa degli ultimi”, in collaborazione col Gruppo Fsi, “Railbookcrossing”, insieme a Rai Radio Tre, “Adotta una stazione” e, di recente, l’evento on-line “Piacere, il Treno” a cui ha partecipato anche il Dlf Genova.

A lungo dipendente di Fsi, impegnato anche nell’attività sindacale, Tuscano ha raccolto un testimone importante, poiché l’ex presidente Brugiati ha rivestito questa carica per 26 anni: «Mi sono messo in un bel guaio – ride lui -. Scherzi a parte, le emozioni sono tante, riconosco il ruolo e la guida esperta dell’ex presidente che ringrazio per quello che ha fatto, ha svolto il suo incarico in maniera egregia. Lui ha contribuito a costruire una bella storia come quella del Dlf, con la collaborazione di tutti. Adesso occorre guardare al futuro, e confermo la mia volontà di impegnarmi al massimo».

Quali sono le principali urgenze? «Sicuramente rilanciare l’associazione che ha bisogno di un restyling. Brugiati ha sistemato una struttura che adesso bisogna ampliare, comunicando anche in maniera diversa. Dobbiamo cercare di dare un senso all’organizzazione di questa associazione e capire quale sarà il nostro tipo di statuto, quale il ruolo dei soci frequentatori ed effettivi, dovremo reinventare e ripensare il nostro ruolo, allargandoci al mondo ferroviario dove ultimamente abbiamo avuto un calo di iscritti. In più un grande obiettivo è fare sì che il gruppo Fs rientri nel nostro sistema gestionale e organizzativo. Anche sulla formazione dei gruppi dirigenti c’è molto da fare. Occorre adesso pianificare il lavoro, che sarà lungo, con obiettivi e tappe, coinvolgendo tutti perché insieme si va più lontano».

Il cambio di presidenza arriva in un momento molto particolare e non esente da difficoltà: «Dovremo lavorare insieme anche nonostante questa maledetta pandemia che purtroppo ci accompagnerà anche nei prossimi mesi. Tutto questo ci ha colpiti, ma non affondati. Siamo ancora sani e cerchiamo di svolgere in maniera efficace su tutti i territori il nostro lavoro».

È di queste settimane la notizia della ripresa del confronto tra le organizzazioni sindacali e il gruppo Fs per il rinnovo contrattuale: «Questo – continua Tuscano – ci spingerà ad analizzare le prospettive dello stesso gruppo Fs, i cui bilanci iniziano a essere negativi con conseguenze sul mondo del lavoro, e questo sarà oggetto del rinnovo contrattuale che ci deve vedere protagonisti. Nei prossimi mesi dovremo insomma ricostruire lo stato dell’arte della nostra associazione e comporre un quadro dei nostri bilanci territoriali prima del confronto con la società Fs».

Tra gli obiettivi del Dlf, «aumentare gli iscritti, fidelizzare quelli che ci sono già, dare l’immagine di una realtà associativa che intende essere innovativa e offrire vantaggi concreti. Dobbiamo pensare a un’operazione di restyling di immagine e della comunicazione a livello nazionale, ampliando l’azione anche sui social. Siccome abbiamo 130 sedi territoriali, c’è la necessità di arrivare ovunque. Nei prossimi mesi vorrò inoltre proporre momenti di formazione professionale».

Insomma, la carne al fuoco non manca, e a chi chiede se quella di Tuscano sarà una presidenza “rock”, lui risponde ridendo: «Meglio rock’n’roll, è più energico e ritmato!».