di Valentina Bocchino

Una graditissima novità di quest’estate è stata rappresentata dal ritorno del cinema all’aperto, appena fuori dall’Albatros e dalla nostra sede di via Roggerone.

Il cinema all’aperto a Rivarolo era stato un esperimento di parecchie decine di anni fa, poi però l’arena era troppo vicina alle case, il sonoro disturbava il riposo dei residenti e così, a malincuore, si dovette interrompere.

La necessità però aguzza l’ingegno e per l’estate 2021 – caratterizzata ancora da molte incertezze dal punto di vista sanitario, con molte persone che preferiscono ancora gli eventi all’aperto – il Dlf Genova ha pensato di riprovarci e si è organizzato.

Il mitico Marco Spiaggi si è rimboccato le maniche e, insieme alla presidentessa Rosaria Augello e a tanti soci e amici che hanno dato una mano, ha allestito il “silent cinema”. Cosa vuol dire? Che la gente è andata al cinema all’aperto, ma per il problema del sonoro sono state utilizzate apposite cuffie wireless, igienizzate prima e dopo ogni utilizzo, in modo da stare comodamente seduti fuori ma senza disturbare.

La tecnica è la stessa della “silent disco”, la discoteca silenziosa in cui ognuno balla a ritmo della musica che sente attraverso le cuffie.

«Abbiamo volluto coniugare la sicurezza degli eventi all’aperto con il silenzio di chi vuole riposare – racconta Spiaggi -. Abbiamo proiettato i migliori titoli della stagione e le anteprime più attese, con una programmazione adatta a ogni fascia di età, tutto questo trasportando fuori il proiettore 4K interno alla sala, dunque abbiamo puntato anche su un’ottima qualità. Nell’arena ci sono cento posti distanziati, abbiamo rispettato tutte le normative e igienizziato le cuffie prima e dopo ogni spettacolo».

«Tutti i soci si sono impegnati con entusiasmo in questa avventura – continua Rosaria Augello -. Ci siamo procurati un piccolo capanno per il proiettore, abbiamo allestito il botteghino, l’Associazione Nazionale Carabinieri di Rivarolo che ospitiamo nella nostra sede si è occupata del servizio d’ordine, insomma ognuno ha voluto fare la sua parte mettendo a disposizione chi il tempo e chi le competenze. Non è stata una spesa da poco perché abbiamo dovuto comprare la struttura per coprire il proiettore, predisporre tutta l’attrezzatura in sicurezza, procurarci le cuffie,  ma è un investimento».

Il successo di pubblico per ora ha premiato l’iniziativa del Dlf, e ora si guarda a questo nuovo progetto anche per le prossime estati.