Di Iman Abda Alla – DLF Running Team

Ogni anno, durante il mese di Ramadan, ho sempre “trascurato” il mio corpo per dedicarmi alla “cura” della mia anima. Tuttavia, quest’anno, mi sono detta: perché non provare a conciliare le due cose? Ed è così che è nata la mia “Healthy Ramadan routine”!

Ora vi chiederete: in cosa consiste esattamente questa healthy routine?

Niente di più semplice: ho deciso di continuare i miei allenamenti giornalieri, nonostante il cambio di stile di vita.

La maggior parte di voi ha già sentito parlare o letto qualche articolo sul mese di Ramadan: mese sacro per la religione musulmana, in cui ci si concentra sulla crescita e cura della propria fede, rinunciando ai vari “piaceri” della vita, incluso appunto il digiuno, dall’alba al tramonto, da cibo e acqua.

La parte più difficile, quindi, di questa mia scelta è stata proprio capire quando allenarmi. Se mi fossi allenata la mattina, avrei poi patito la sete tutto il giorno. Se mi fossi allenata la notte, poi non sarei riuscita ad alzarmi al mattino per andare in ufficio. Il resto del giorno, invece, ero a lavoro. L’unica soluzione restava, dunque, la sera e così ho fatto. Ogni giorno, la sera, un’ora esatta prima del tramonto (momento in cui si rompe il digiuno) mi sono dedicata ad un allenamento diverso, fosse esso: corsa, corpo libero, stretching o anche delle semplici camminate.

Sembrerà difficile, pesante e probabilmente da matti o fissati, ma la realtà è che non mi sono mai goduta così tanto i miei allenamenti!

Per la prima volta, ho imparato ad ascoltare il mio corpo, a dire basta quando era il momento, a rinunciare a quel km in più di corsa, anche se il 10 restava il mio numero preferito. In sostanza, in un solo mese, sono riuscita a fare quello che per tanto tempo mi ero imposta con esiti fallimentari: allenarmi per stare bene. Ossia dare maggior importanza agli effetti sul mio corpo che ai risultati in termini di km, calorie o sessioni di addominali.

Posso, dunque, affermare, con sicuramente una buona dose di presunzione, che questo Ramadan sono stata in grado di curare anima e corpo allo stesso modo. D’altronde, la buona pratica prevede che nel mese di Ramadan il digiuno venga fatto senza interrompere o alterare la propria quotidianità. Quindi perché rinunciare alla mia tanto ricercata e sofferta costanza negli allenamenti?

Detto ciò, vorrei concludere con un piccolo consiglio: osate, non fatevi frenare dalle preoccupazioni e dai preconcetti, siete più forti di quello che credete. Ascoltate il vostro corpo e la fatica diventerà un “piacere”, una “soddisfazione” e non un “mostro che fa paura”.